Anselmo Grotti Cittadinanza,Digitale,Tutte Digital Services Act

Digital Services Act



[Cittadinanza; Digitale]

Il Digital services act (Dsa), la legge dell’Unione europea sui mercati digitali. Il nuovo regolamento pensato per porre fine alle pratiche sleali delle imprese che operano da gatekeeper nell’economia delle piattaforme online.

L’argomento è complesso e difficilmente sintetizzabile in poche righe. Provo a dare qualche indicazione (incompleta). Abbiamo davanti tre modelli: quello russo-cinese in cui Internet è direttamente controllata dai governi (il top è la Cora del Nord in cui Internet non c’è proprio ma solo una Intranet); quello Usa in cui sono esclusivamente le grandi piattaforme a decidere (Twitter nel 2021 bloccò Trump, Musk lo ha riammesso) a chi dare la parola e quando e come, e quello europeo: trovare un equilibrio tra differenti diritti (privacy, pluralismo, correttezza e veridicità, ecc.). Non è facile, ma intanto il GDPR sta migliorando la possibilità delle persone di proteggere i propri dati (tracciamento cookies terze parti ecc.). Il DSA è stato approvato nel 2022, dopo una consultazione pubblica svolta nel 2020. Peccato che mentre i tedeschi hanno partecipato numerosi, in Italia non sia intervenuto quasi nessuno… (28% contro il 4%…).  La normativa che ne è uscita è certamente perfettibile, visto la complessità dei problemi in gioco. Tuttavia vorrei chiarire che chi decide che il contenuto viola qualche legge è sempre la magistratura (diffamazione, stalking, razzismo, incitamento all’odio, ecc.), oppure un ordine professionale (giornalisti, medici,…). La grande differenza con gli Usa è che lì le piattaforme non hanno nessuna responsabilità sui contenuti immessi dagli utenti, mentre il DSA le coinvolge. Questo è il punto fondamentale. In effetti è troppo comodo ospitare di tutto e di più (visto che incitamenti all’odio e calunnie generano traffico, acchiappano utenti e arricchiscono le piattaforme che vendono i nostri dati per la profilazione degli algoritmi) e dire che loro “non sono responsabili”.

Elaborare regole secondo processi democratici inevitabilmente soggetti a pressioni, imperfezioni, lentezze è sicuramente faticoso e non mai completamente soddisfacente. Ad esempio il DSA dovrebbe distinguere meglio tra soggetti come Facebook o come Wikipedia, realtà molto diverse. Ma avere regole dibattute, condivise, perfezionabili è sempre meglio che una “apparente assenza” di regole che di fatto significa una “presenza implicita” di una regola semplice e brutale: quella del più forte. Cioè di oligopoli privati che assumono sempre più funzioni che un faticoso processo storico aveva riservato alla sfera pubblica.

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