La guerra è tornata in Europa, ricordandoci che è un male ovunque, non solo quando ci tocca da vicino. E ricordandoci la complessità e la lunga catena di conseguenze dolorose che porta con sé. Ci può aiutare riflettere su alcuni passi dei Promessi Sposi ripresi dai capitoli dedicati alla guerra.
Il narcisismo lugubre dei potenti:
«Da tutti i portamenti di don Gonzalo, pare che avesse una gran smania di acquistarsi un posto nella storia» (XXVIII).
Le sofferenze della gente comune, la fuga per cercare una salvezza per i figli:
‘Ma forse il più brutto e insieme il più compassionevole spettacolo erano i contadini, scompagnati, a coppie, a famiglie intere; mariti, mogli, con bambini in collo, o attaccati dietro le spalle, con ragazzi per la mano, con vecchi dietro» (XXVIII).
Di quale guerra parla Manzoni? Un potente che vuol conquistarsi un posto nella storia, gente comune costretta alla fuga, con figli e vecchi appresso… La grande letteratura racconta vicende passate ma ci dà anche la possibilità di guardare il presente con maggiore consapevolezza.
Forse la storia si ripete, ma ancor più sono i pensieri ed i comportamenti degli uomini che scordano la Storia e dimenticano di avere un cuore? Il cuore dell’Umanità